La reputazione online sotto la lente OSINT

La reputazione online rappresenta la percezione che il pubblico ha di un individuo, un professionista o di un’azienda sulla base di informazioni reperibili sul Web; nel contesto odierno, in cui le notizie viaggiano a velocità virale e le opinioni si diffondono rapidamente, il suo peso è divenuto più rilevante che mai. 

La reputazione digitale, infatti, rappresenta un vero e proprio asset strategico, in grado di incidere sulla fiducia degli utenti, di orientare le scelte di acquisto e le decisioni su una potenziale collaborazione, di attrarre ( o anche respingere) talenti e di determinare il possibile successo di un’attività.

I contenuti presenti online, come post social media e recensioni online amplificano ogni messaggio, positivo o negativo e ciò che viene detto su un individuo o un’organizzazione ha il potere di influenzare e manipolare profondamente la sua percezione pubblica.

È in questo scenario, durante la fase di background check, che entra in gioco l’OSINT.

 

Background check in chiave OSINT

Il background check non è altro che un processo di verifica e raccolta di informazioni sul passato o sulla reputazione di una persona o un’azienda, finalizzato a valutarne l’affidabilità, la credibilità o eventuali fattori di rischio. In poche parole, si tratta di una sorta di “controllo dei precedenti”, che può comprendere dati anagrafici e professionali,  la situazione finanziaria ed economica, informazioni presenti in registri ufficiali (visure camerali, atti giudiziari, procedimenti penali o civili), la reputazione online e i legami e la rete di contatti, sia in ambito personale che professionale.

L’integrazione con le tecniche OSINT consente di rendere il background check ancora più completo, andando oltre le sole informazioni ufficiali grazie all’uso di fonti aperte disponibili sul Web.

Questa attività trova la sua applicazione in diversi ambiti, quali:

  • assunzioni, utile per verificare le informazioni fornite dai candidati nei CV e in sede di colloquio;
  • partnership commerciali, al fine di valutare l’affidabilità di fornitori e potenziali soci e partner;
  • due diligence, in operazioni societarie o investimenti strategici;
  • tutela legale e investigativa.

 

I limiti

Pare ovvio come l’OSINT rappresenti uno strumento prezioso nella raccolta di informazioni pubbliche, ma il suo utilizzo nel background checking presenta dei limiti che devono essere attentamente considerati, al fine di garantire risultati affidabili e nel rispetto delle norme vigenti.

In primis, l’OSINT non consente di accedere a informazioni private, protette o riservate ed è vietato violare leggi sulla privacy, il copyright o altre norme per ottenere le informazioni.

In secondo luogo, è sempre necessaria la verifica incrociata delle fonti e della loro attendibilità, poiché le fonti pubbliche non sempre sono accurate o aggiornate e molto spesso sono presenti di fake news e contenuti manipolati.

C’è poi la problematica legata alla complessità e all’enorme volume dei dati reperibili online, che può rendere difficoltosa la distinzione tra dati rilevanti o meno.

Un’altro limite è rappresentato dalla difficoltà nel reperire informazioni sfavorevoli o compromettenti online, poiché possono essere assenti o intenzionalmente rimosse od occultate. 

In conclusione nell’era digitale in cui viviamo la reputazione online è divenuta un importante indicatore di affidabilità, tanto quanto per le persone quanto per le aziende e i professionisti e il background check condotto con metodologie OSINT permette di avere una visione completa che integra dati ufficiali, tracce digitali e percezione pubblica.

Questo approccio permette di prendere decisioni consapevoli e prevenire i rischi, ma deve essere essere svolto prestando attenzione all’etica, alla legalità e alla qualità delle fonti, per evitare interpretazioni distorte o abusi.

 

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